Ultimo dell’anno 2011.
Siamo a New York e tutto ci sembra ultimo dell’anno quindi non abbiamo una idea specifica di cosa fare.
Abbiamo contattato la segreteria della Line Cruise per una crociera notturna nella rada, con prezzo interessante (150$) tutto compreso a testa dalle 9 alle 2, ma è richiesto dress to impress e noi non abbiamo portato nulla da casa per impressionare quindi scartiamo l’evento.
Decidiamo di fare il più classico dei capo d’anni a NY cioè il ball drop in time square.
Detto così sembra semplice ma la cosa è strutturata in modo da renderla umana, in quanto non abbiamo certo la voglia e le energie per stare dalle 3 del pome alla mezzanotte piantati in un metro quadro per due persone.
La mattina scorre tranquilla, ieri è stata una giornata tosta e siamo pur sempre in vacanza, quindi via di metro a vedere cose che ieri abbiamo solo sfiorato, iniziamo anche un po’ di shopping, camminiamo come turisti quindi sguardi a 360 gradi, ogni vetrina osservata come se vi ci potesse trovare l’affare della vita, piccoli diverbi su dove andare, siamo anche entrati in una palestra per chiedere info sui corsi (giusto perché nel fitness gli americani sono sempre avanti), insomma una giornata turisticonuyorkese.
Siamo qui da tre giorni e già ci sentiamo come a casa; sappiamo girarla, chiediamo informazioni, entriamo ed usciamo dai negozi con grande naturalezza, ho anche cambiato una cover per l’iphone comprata l’altro giorno, che una volta provata non mi piaceva e mi hanno restituito i soldi senza battere ciglio.
Ci sentiamo veramente parte di questa città e probabilmente è questo il segreto di questa città….ti accoglie con semplicità, noi ci troviamo bene.
Dove abbiamo pranzato? Ma ovviamente in Chelsea market con lobster del Maine, sì lo so che avevo detto che ci eravamo andati il tre gennaio ma ci siamo andati anche il 31 dicembre.
Mentre rientriamo in albergo per riposarci un po’, oggi la giornata sarà molto lunga e il jet lag non è che possiamo dire di averlo assorbito al 100/100, vediamo per la prima volta un esempio di transenne semoventi. Man mano che la gente entrava in time square i poliziotti spostavano il limite di non accesso da street a street ed ogni avenue brulicava di gente con coperte, zaini e sorrisi, sì ho detto sorrisi forse perché tutti erano contenti del solo fatto essere lì nel centro del mondo, abbiamo visto ragazzi avvolti da bandiere giapponesi, francesi, australiane……altra botta di energia pensando quante realtà sono rappresentate in questi pochi chilometri quadrati.
Ok siamo in camera e sorpresa….

L’albergo ci fa gli auguri. (il newespaper era in dotazione tutti i giorni ogni mattina, offerto).
Facciamo una doccia e siamo pronti per uscire, meta la nona strada Hell’s kitchen per trovare un posto giusto per cenare ed avvicinarci all’ora x per festeggiare.
Passeggiamo per la nona, era la prima volta che dalla quarantesima salivamo attraverso la nona e abbiamo trovato una marea di locali dove si poteva mangiare, dal greco al cinese ( e fin qui…banale)
ma anche mongolo, messicano, cubano, irlandese, tai, insomma era rappresentata la cucina di tutto il mondo e la scelta era veramente improba e l’indecisione era padrona.

Alla fine decidiamo per una steak house gremita di ragazzi e chiediamo due pax.
Il ragazzo scruta il pc per un minuto buono consultandosi con la collega ed alla fine ci dà l’ok e ci portano al nostro tavolo.
Ora cosa ordiniamo?

?
Nel tavolo a fianco cè una famiglia classica americana di colore con genitori nonni e nipoti che stanno mangiando un piatto che sembra fare al caso nostro, chiediamo come si chiama e con grande gentilezza e sorrisi ci prendono il menù e ci sottolineano il nome del piatto.
Bene vada per quello, più antipasto di nachos (chiediamo una porzione accompagnato da un piatto vuoto).
La cameriera, una ragazza bellissima (di colore), sorride e dice don’t worry, i like the italian people, my parents are from cicily but sorry, I don’t speak italian.
Una ragazza di colore di origini siciliane, mah che posto che è NY!


In questo piatto cè un trucco,, abbiamo iniziato le costine e sotto abbiamo trovato un mezzo pollo.
Sia la carne che le birre erano squisite.
Ceniamo con calma e ci gustiamo tutto quello che ci gira intorno, nel vero senso della parola tutti sono sorridenti il volume nel locale sia dalle tv che dalle persone non è fastidioso, cè un gruppo di ragazzi che fa spola avanti e indietro per accompagnare un loro amico al bagno, forse perché lo abbiamo visto baciare parecchi bicchieri di tequila. (Tutto nelle norma).
Sono le 10,30 pm paghiamo (40$ in due più 10 alla cameriera) e usciamo per immetterci nel traffico pedonale, una marea di persone, ci appostiamo sull’ottava altezza 48ma ci siamo, attendiamo la mezzanotte.
Notiamo un effetto ola da stadio, quando sotto al ball drop la gente urla l’onda si propaga fino a coinvolgerti e diventarne parte integrante.
Ah, il ball drop lo vediamo molto lontano ma era ovvio fosse così, visto che ci siamo appropinquati alle 11pm.
Domani alla tv diranno che siamo unmilionedipersone.




Domani sarà il primo dell’anno…….forse andiamo al parco……non mi ricordo più come si chiama….ce…ce… cen… ah si central park ho sentito dire che è grandino…….









