La prima cosa da fare arrivati in città sarebbe quella di recarsi al visitor center (a fianco la stazione di Powell St, un piano sotto il livello della strada,
www.sfvisitor.org) per prendere mappe, depliant e cartine con i percorsi dei mezzi pubblici, ma io mi sono già stampato un sacco di cose da internet, per cui non ne abbiamo bisogno. Inoltre anche in ostello ho già raccattato un sacco di cose utili. Vi segnalo però qualche sito da dove poter stampare mappe:
BART:
www.bart.gov è la metro, in funzione fino a mezzanotte, ma non la si usa mai ad eccezione di quando si arriva dall’aeroporto o per andare a Berkeley, rinomata università
MUNI:
www.sfmuni.com autobus e Cable Car (storici tram su rotaia). I biglietti per gli autobus (anche notturni) costano 1.50 $, per i Cable Car 5 $. Abbonamento per 3 giorni 18 $. È possibile passare da un autobus all’altro con lo stesso biglietto mi sembra entro un’ora dalla sua emissione.
Ci incamminiamo verso nord, percorrendo un pezzo della 49 Mile Scenic Drive (segnalata sulle cartine ed in strada con appositi cartelli) passando davanti ad un grande negozio della North Face (180 Post St., praticamente a fianco Union sq.) dove scopro che sono già iniziati i saldi. Domani sarà il 4 Luglio (festa dell’Indipendenza Americana) ed i ribassi in America ci sono in occasione delle festività nazionali. Nei giorni successivi acquisterò qui una giacca / k-way a 62.92 $. Cosa importante, solamente a NY e nel suo Stato non vengono applicate le tasse sull’abbigliamento (fino ad importi sotto ai 110 $), qua in California sono del 8,5 %, sempre molto inferiori all’Italia comunque. Arriviamo su Grant Ave at Bush St., dove c’è la Chinatown Gate (foto N°11). Procediamo lungo la via e con grande sorpresa mi accorgo che questa Chinatown mi piace! (foto N°12) Incredibile, di solito è la zona di ogni città che mi fa più schifo, ma qua è tutto diverso, non c’è il solito “casino” e la solita puzza asfissiante, qua è tutto molto ordinato, preciso e davvero ben costruito. Scoprirò poi nei prossimi giorni che questa via rappresenta un’eccezione, basta girare in un’altra street per tornare nella “solita” Chinatown. Giriamo su California St. che in questo tratto ha una pendenza incredibile! Tutti questi sali-scendi sono un’autentica tortura per le gambe, ma sono davvero favolosi! Quando si arriva nel punto più alto basta allontanarsi di pochi metri per non vedere più la strada sotto! Scatto una foto al Bay Bridge in lontananza tra i palazzi (foto N°13). I motori delle auto devono essere davvero ben “allenati” per affrontare tutte queste salite e nei parcheggi si ha l’impressione che basti una folata di vento per farle ruzzolare giù (foto N°14). Arriviamo ad un piccolo parco giochi dove il cartello all’ingresso (foto N°15) indica che “E’ vietato l’ingresso agli adulti se non accompagnati dai bambini”. Spettacolo!
Arriviamo al Transamerica Building (foto N°16), palazzo con uffici che secondo me è un po’ il Chrysler building di San Francisco. Molto bello il contrasto tra i nuovi edifici del financial distric e le vecchie costruzioni del quartiere. Davvero bello il suo giardinetto, con gli impiegati intenti nella pausa pranzo (foto N°17). Da qua inizia la Columbus Ave che taglia tutto in diagonale (un po’ come la Broadway a NY) il quartiere di North Beach. Questa zona è la Little Italy di San Francisco, molto più bella di quella di NY, e con i tricolori appesi sui pali dell’illuminazione. Arriviamo alla libreria City Lights Books (Foto N° 18, 261 Columbus Ave, North beach, la migliore della città e la migliore libreria indipendente degli USA. Fondata nel 1957 e frequentata dagli autori beat.
www.citylights.com ) Torneremo dopo.
In città ci sarebbero anche altre libreria che meritano una visita, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta:
Green Apple books: All’angolo tra Clement St. e 6th Ave.
McDonald’s bookshop: 49 Turk St. (Union sq) libri e dischi usati. Più di un milione di libri.
Stacy’s bookstore: 581 Market St (Union sq) La più antica libreria indipendente, fondata nel 1923. Su 4 piani.
www.staceys.com Sul marciapiede dal lato opposto al Lusty Lady Theater (1033 Kearny at Broadway, a fianco di Hustler, Peep shop di cui avevo letto un articolo su Repubblica) troviamo delle divertentissime ed entusiasmanti scritte sul marciapiede! (dalla foto N°19 alla 26)
Torniamo alla City Lights ed entriamo. La libreria è davvero fantastica, si avverte nell’aria un qualcosa, come il profumo di un epoca mitica che è ormai finita ma che non smette di vivere anche nel presente, come tutte le leggende del passato. Già sul bancone all’ingresso c’è una copia di “On the Road”, libro che definirei immortale; chiunque l’abbia letto non può non essersi immedesimato nel giovane Kerouac ed aver sognato il viaggio ad occhi aperti. Appesi alle pareti poi ci sono ovunque poster che ritraggono i grandi dell’epoca beat. È fantastico essere qua dentro. Metto un po’ di foto (dalla N°27 alla 36). Esattamente di fianco alla libreria si trova il Vesuvio Cafè (255 Columbus Ave) che al tempo era un ritrovo beat.
Ci incamminiamo quindi verso il financial distric, scoprendo che questa zona è davvero molto carina, con dei bei palazzi ma anche qualche angolo verde (foto N°37) ed inoltre non è caotica come quella di NY. Veramente molto piacevole.
Procediamo dirigendoci verso l’Embarcadero fino ad arrivare all’Hyatt hotel. Avevo visto un servizio su questo albergo, per cui entriamo. L’atrio e la zona del check in sono davvero fantastici! All’interno il suo design è davvero particolare, con la luce del Sole che filtra e ti trasmette un senso di serenità (foto N°38 e 39). Non mi sono segnato l’indirizzo preciso, comunque basta chiedere. Di Hyatt hotel ce ne sono diversi in giro per la città, quello di cui vi parlo io è all’Embarcadero.








